Flare Calmer Pro, Earshade, EarHD90 - Recensione

6 novembre 2023

Calmer Pro, Earshade ed EarHD90: i dispositivi uditivi passivi di Flare Audio possono interessare davvero a tutti, nessuno escluso, ed in questa recensione scopriamo perché.

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In breve #

Flare propone dei dispositivi passivi interessanti e appartenenti ad una nicchia di mercato che per ovvi motivi non prevede una promozione “a tappeto” nei confronti della massa (motivo per cui la popolarità è limitata).
Ogni prodotto ha i suoi pregi, difetti e scopi ma possiamo dire che gli Earshade sono quelli che ci hanno stupito meno. Riteniamo che i Flare Calmer (Pro e non), al contrario, siano un prodotto assolutamente da provare, e che gli EarHD90 approccino il problema della distorsione “naturale” del nostro orecchio in modo molto interessante.

Introduzione #

Flare è un’azienda operante nel settore audio dal 2010, prima come produttrice di impianti audio “pro” per eventi e concerti e solo successivamente di auricolari e dispositivi passivi per la sensibilità uditiva. In questa seconda categoria rientrano i Flare Calmer Pro, i Flare Earshade e i Flare EarHD90, prodotti analizzati e approfonditi in questa recensione.

Prima di analizzare i prodotti, consigliamo di esplorare qualche pagina relativa ai prodotti menzionati sul Sito Web ufficiale di Flare Audio, in modo da avere un riferimento per agevolare la lettura della recensione.

La nostra chiacchierata con Davies Roberts, Co-CEO e Co-Founder di Flare Audio #

Per portare questo articolo non abbiamo solo provato i prodotti, ma abbiamo anche voluto fare una chiacchierata (molto informale ma altrettanto approfondita) con Davies Roberts, che oltre ad essere un po’ il cuore pulsante di Flare Audio ha mostrato una grande voglia di raccontare come è arrivato ad alcuni dei prodotti che Flare Audio offre sul mercato.

La sua visione è piuttosto chiara, ed anche alla nostra domanda relativa alla forte competizione sul mercato dei prodotti audio, lui ha sottolineato l’aspetto di “differenziazione” e unicità dei prodotti Flare Audio, che abbiamo ritenuto piuttosto singolare.

Davies Roberts, Co-CEO e Co-Founder di Flare Audio, ci spiega il funzionamento dei Calmer e dei Calmer Pro

Ad ogni prodotto la sua funzione #

Tutti e tre sono dispositivi passivi, ma si prestano a situazioni ed utilizzi differenti. Nello specifico:

  • Flare Calmer Pro: dedicati alla sensibilità uditiva, sono il diretto upgrade dei Flare Calmer. Non sono dei tappi e non amplificano dei suoni in particolare, ma riducono l’impatto fastidioso di alcuni suoni rendendo quindi più semplice concentrarsi su ciò che conta.
  • Flare Earshade: volendo essere brevi, sono dei veri e propri tappi che hanno come unico scopo la massimizzazione dell’isolamento dai rumori esterni.
  • Flare EarHD90: probabilmente il prodotto meno “intuitivo” della linea. In breve, si tratta di dispositivi passivi in grado di enfatizzare il dettaglio delle alte frequenze in base all’inclinazione dei dispositivi stessi durante l’utilizzo. Vedremo meglio più avanti, in quanto è molto difficile riassumere in qualche riga.

Un packaging “condiviso” #

Il packaging utilizzato per i tre prodotti è praticamente l’unico tratto in comune, e consiste in semplici e piccole scatoline di cartone contenenti i dispositivi passivi, un astuccio per il loro trasporto e un piccolo manuale utente (a parte le EarHD90 che includono anche un set di gommini in silicone).

Flare Calmer Pro #

Non sono dei veri e propri “tappi” per la cancellazione del rumore, in quanto non portano ad un pesante isolamento dai rumori esterni, ma il concetto non è così lontano.

Incanalando il suono e facendolo passare all’interno di una struttura in metallo o silicone, evitano che le frequenze “rimbalzino” sulle varie pareti del canale uditivo, abbattendo la distorsione dei rumori di fondo che spesso porta stress, fastidio o rende difficoltosa la concentrazione. Questo vuol dire che non solo promettono di ridurre la componente “indesiderata” dei rumori, ma indirettamente anche di dare maggiore importanza a quei suoni a cui siamo effettivamente interessati.

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Il target è principalmente rappresentato da persone con una sensibilità uditiva sopra la media (es. le persone affette da misofonia) ma è possibile avvertire un impatto anche sull’udito di chi invece non è infastidito da rumori in particolare.

I Flare Calmer Pro, a differenza del modello “base” Flare Calmer, sono composti da una struttura pseudo-conica interna in metallo e da un rivestimento esterno staccabile in silicone (il costo è decisamente più alto del modello base proprio per la produzione ad altissima precisione della parte interna, che ha un costo non indifferente).

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Piccola nota: I Flare Calmer Pro senza la parte interna in metallo NON sono uguali ai Flare Calmer “base”. Le misure dei Calmer sono chiaramente identiche a quelle della versione Pro con entrambi le parti montate, con la differenza che la struttura è una sola ed interamente in silicone.
La differenza si nota nelle foto seguenti, gentilmente fornite da Flare Audio:

Il comfort è sicuramente soggettivo, in quanto si tratta pur sempre di un oggetto che va indossato in profondità all’interno del canale uditivo. Coloro che solitamente non sopportano gli auricolari in-ear potrebbero non sopportare i Calmer Pro, per quanto comunque la sensazione sia un po’ diversa, ed infatti alcuni preferiscono valutare il modello base anche per evitare la parte interna in metallo che può risultare più fastidiosa.

Qualcuno, inoltre, potrebbe temere di spingerli troppo in fondo senza riuscire poi a rimuoverli, ma ci teniamo a specificare che per questa casistica è prevista una piccola parte flessibile che fuoriesce dal canale uditivo e che consente di estrarli con facilità, per cui è quasi impossibile incorrere in simili situazioni.

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Il funzionamento del prodotto si avverte subito, anche se il vero impatto lo si comprende tenendoli per molte ore per poi rimuoverli dalle orecchie: nel nostro caso, abbiamo constatato l’effettivo funzionamento (in modo anche evidente, avendoli provati per mesi), ma si tratta di un prodotto che mostra il meglio in specifiche situazioni e che non per tutti potrebbe fare la differenza.

Tutto è meno “diffuso”, più centrato (ed impastato, sicuramente), ed anche quando si parla la propria voce sembra che si disperda meno nell’ambiente, quasi incanalandosi verso una sola direzione. In alcuni casi si ha quasi l’impressione di essere distanti dall’ambiente circostante, una sensazione strana specialmente durante i primi utilizzi che si trasforma poi nella vera e propria comprensione del funzionamento del prodotto.

La frequenza più impattata è vicino ai 3kHz (anche se da alcuni grafici disponibili online si notano in generale differenze tra i 2kHz e gli 8kHz), una parte dello spettro sonoro che è fortemente influenzata dall’anatomia dell’orecchio esterno (per approfondire, consigliamo di cercare “pinna” o “concha” come termini legati all’impatto sonoro).
Per questo motivo, se si ascolta musica, è possibile si perda un po’ naturalezza nei brani data l’abitudine di ascolto senza alcun “filtro”, e per questo non li consiglieremmo per questo tipo di utilizzo. Li abbiamo invece apprezzati in luoghi molto affollati come ristoranti, feste o vie molto trafficate della città.

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I rumori attenuati sono quindi quelli che, ricevendo un “boost” da parte dell’anatomia del nostro orecchio, possono generare stress e diventare fastidiosi, ma se lo scopo è invece cancellare i rumori esterni attraverso un “tappo” sono i Flare Earshade quelli da tenere in considerazione.

Flare Earshade #

Si tratta di una soluzione “raffinata” ma che di fatto è riconducibile in tutto e per tutto (brutalmente) ad un paio di tappi per le orecchie. La differenza rilevante è il progetto leggermente più elaborato ed una qualità generale superiore.

I Flare Earshade sono composti da una struttura in metallo a base cilindrica e da un listello (anch’esso metallico) che perfora il memory foam. Una volta montata la parte in memory foam, che è quella che va inserita nel canale uditivo, la parte cilindrica inferiore funziona da appoggio per inserire e rimuovere gli Earshade dalle orecchie.
Chiaramente, per quanto si possano pulire i due tappi in memory foam, prima o poi andranno rimpiazzati e questo è da tenere in considerazione (chiaramente, i ricambi in foam sono acquistabili dal sito ufficiale di Flare Audio).

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Il comfort è generalmente ottimo dato l’utilizzo del memory foam, il quale consente di adattare i tappi praticamente ad ogni tipo di orecchio. Basta schiacciare per bene la parte in memory foam mentre si dà una leggera rotazione per renderli facili da indossare, ed una volta nell’orecchio il materiale si espande garantendo una presa relativamente solida.

A differenza dei normali tappi usa e getta, la parte in memory foam è stata prodotta seguendo la naturale forma del canale uditivo in modo da inserirsi più in profondità garantendo una più efficiente cancellazione dei rumori esterni.
L’attenuazione avviene in modo leggermente più marcato rispetto ai tappi universali, anche se i suoni a più alta frequenza risultano comunque difficili da cancellare (lo sono anche per la maggior parte dei dispositivi a cancellazione attiva del rumore).

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Ci sono però anche situazioni in cui vorremmo concentrare tutta la nostra attenzione su un soggetto o su un oggetto da cui provengono determinati suoni, e Flare Audio ha pensato anche a questo creando un prodotto specifico: gli EarHD90.

Flare EarHD90 #

Si tratta di un prodotto dedicato a coloro che vogliono migliorare l’esperienza di ascolto in alcune situazioni specifiche, come l’ascolto di conversazioni, audio ASMR, suoni della natura e/o all’aria aperta, la visione di programmi TV o la partecipazione a conversazioni.

È probabilmente il prodotto con la nicchia di clientela più contenuta della serie, almeno a nostro avviso, sia per l’estetica del prodotto stesso, sia per il funzionamento, che a primo impatto, può non apparire in modo molto “chiaro”.

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Gli EarHD90 sono costruiti interamente in policarbonato, e la scocca al loro interno è vuota, più aperta verso l’esterno e via via più stretta man mano che si va verso l’interno.

Il comfort degli EarHD90 è decisamente soggettivo, sia perché dipende dalla profondità dell’inserimento e dalla dimensione dei tips utilizzata in base al diametro del canale uditivo, sia perché la scocca stessa è piuttosto ingombrante e potrebbe infastidire qualche utilizzatore.

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Il funzionamento è curioso, ma anche piuttosto semplice: i suoni provenienti da direzioni perpendicolari all’ingresso della scocca (per una copertura complessiva di 60°) vengono indirizzati subito all’interno dell’orecchio e ne viene enfatizzata la gamma più alta delle frequenze, mentre i suoni provenienti da altre direzioni vengono attenuati, permettendoci di escludere tutto ciò che è rumore ambientale e concentrarci su ciò che stiamo facendo o ascoltando. A primo impatto, sembra quasi un funzionamento “opposto” a quello dei Flare Calmer Pro, anche se la differenza comunque è sostanziale ed un paragone ci risulta difficile.

Se ad esempio il prodotto viene utilizzato con l’apertura rivolta in avanti, i suoni in arrivo dalle proprie spalle, sui lati o quelli provenienti dall’alto e dal basso saranno meno “importanti” e pertanto verranno percepiti come attenuati, e più l’angolo di provenienza del suono rispetto all’ingresso della scocca è ampio, più l’attenuazione risulta marcata.

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Il prodotto non cambia la vita di tutti i giorni, anche se abbiamo parzialmente apprezzato il funzionamento durante alcune conversazioni a coppie (quindi 1-to-1) o usufruendo di contenuti audiovisivi attraverso i diffusori, anche se in quest’ultimo caso si va a perdere una buona parte di gamma bassa, come d’altronde c’era da aspettarsi. Va però detto che si tratta di un’idea davvero interessante e che tutto sommato è ben rappresentata da una realizzazione curiosa e comunque non troppo dispendiosa.

In generale, purtroppo, l’impatto non è decisivo a tal punto da darci un motivo per acquistarli o consigliarne l’acquisto a tutti indiscriminatamente per una delle casistiche elencate, posto che comunque i più curiousi potrebbero apprezzare il principio di funzionamento di questo prodotto.

Flare Calmer Pro, Earshade e Ear90HD: un resoconto #

I più interessanti sono sicuramente i Flare Calmer (Pro e non, anche se in questa recensione abbiamo analizzato i Pro), che sono peraltro quelli che in tutta la linea hanno riscosso un maggior successo in rete, anche se le opinioni dell’utenza sono molto variegate (come qualsiasi altra cosa che riguardi la percezione sonora e l’udito).
L’impatto sulla vita di tutti i giorni è comprensibilmente difficile da immaginare solamente attraverso la lettura della descrizione o vedendo alcune foto, ma abbiamo effettivamente constatato che fanno quello che promettono e sono davvero minuscoli e comodissimi da indossare (nonché semplicissimi da pulire).

I meno interessanti della linea sono probabilmente gli Earshade, che purtroppo non reputiamo all’altezza del prezzo richiesto in quanto la cancellazione passiva dei rumori non è così tanto distante da quella ottenibile con dei tappi molto economici.

Lasciamo quindi in una posizione di mezzo (una sorta di limbo) gli Ear90HD, che seppur molto interessanti a livello di funzionamento sono davvero molto situazionali, anche a causa del design non proprio discreto e del comfort non garantito per tutti. Il loro problema principale è però il prezzo, che al netto delle precedenti osservazioni non riteniamo in grado di attrarre un gran numero di consumatori (anche se la tecnologia e la produzione ad-hoc in qualche modo si pagano).
L’idea in fin dei conti, è comunque nuova, e per questo motivo sono comunque un prodotto più curioso ed interessante rispetto agli Earshade (che in fin dei conti rimangono una versione più “carrozzata” dei tappi per orecchie e quindi nulla di veramente rivoluzionario).