Truthear HOLA - Recensione

21 marzo 2023

Le HOLA sono l'ennesima release di Truthear rivolta alla fascia bassa del mercato, e puntano tutto su timbro e rapporto qualità prezzo.

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In breve #

Le Truthear HOLA non sono delle “ammazzagiganti", ma essendo la migliore alternativa alle Moondrop Chu grazie al loro timbro caldo e non affaticante rendono questo hobby ancora più accessibile ai “novizi”. Continua ad essere un mistero il motivo per cui un amplificatore le migliori così tanto, considerando che a questa cifra non è scontato che l’utente lo possieda e ci si aspetterebbe un prodotto ad alta sensibilità in grado di dare il meglio anche senza una sorgente sopra la media.



Introduzione e specifiche tecniche #

Truthear sta facendo piuttosto rumore sul mercato con le ultime release, e più rilasciano nuovi prodotti, più questi sembrano diventare dei punti di riferimento nelle rispettive fasce di prezzo. In aggiunta, col passare del tempo, è sempre più chiaro che siano in qualche modo legati a Moondrop (il che non è un male, anzi).
Come detto nella review delle Truthear HEXA, però, ci interessa molto più il prodotto che il brand, per cui vediamo come si comportano queste Truthear HOLA.

  • Configurazione → 1 x 11mm DD (diaframma PU + LCP)
  • Sensibilità → 120 dB
  • Impedenza → 28 Ohm
  • Risposta in frequenza → 20 Hz – 20000 Hz
  • Cavo → 1,2m in rame placcato in argento, PIN da 0.78mm, nessun microfono
  • Tipo di connettore → jack a L da 3,5mm placcato in oro

Packaging #

Moondrop e Truthear sono molto simili sotto questo aspetto, perché entrambi i brand cercano sempre di creare confezioni uniche nel loro genere e ci mettono grande impegno nel farlo. Non solo: entrambi i brand usano personaggi femminili in stile “anime” e scelte stilistiche rivolte in particolare alla clientela “weeb”, utilizzando tutto questo come forte leva commerciale.
La confezione contiene:

  • Le Truthear HOLA
  • Il cavo staccabile
  • Un piccolo astuccio in ecopelle a chiusura magnetica
  • Un set di tips (3 paia con diametro più stretto, 4 paia di tips con diametro più largo) di varie misure
  • Manuale utente

Design e qualità costruttiva #

Le Truthear HOLA sono costruite piuttosto bene, racchiuse in una scocca opaca stampata in 3D. Sono piuttosto leggere ed il faceplate non è appariscente, ma allo stesso tempo nel complesso il design risulta piuttosto piacevole.
I connettori 2-PIN sono leggermente retrocessi e ci sono due fori per la pressione sulla scocca. In aggiunta, c’è un nozzle lip che assicura la buona presa dei tips.

Cavo #

Il doppio cavo intrecciato appare piuttosto economico ma non è affatto male, e se pensiamo ad altre IEMs nella stessa fascia di prezzo non è difficile trovare cavi stock più scarsi rispetto a questo.
È morbido al tatto, ha un chin slider (molto bene) e non presenta effetti microfonici fastidiosi quando lo si tocca o lo si struscia contro i vestiti: ha più del necessario sicuramente considerando il prezzo.

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Comfort e Isolamento #

Sono molto comode, la scocca non ha alcun punto spigoloso e l’isolamento passivo è sopra la media.
Tuttavia, i tips stock potrebbero non portare ad un indossamento “stabile” a causa della loro eccessiva morbidezza, per cui sarebbe meglio avere tips un po’ più robusti per fare un po’ di tip rolling e provare diverse combinazioni.

Suono #

Come suonano?
Questo dovrebbe essere il motivo principale per cui leggere una recensione come questa.

Dispositivi usati per i test #

  • DAC: Topping E30
  • AMP: Topping L30
  • Telefoni cellulari: Samsung Galaxy S7 Edge, POCO F4 5G
  • Dongle: dongle Apple Type-C, Truthear SHIO
  • DAP portatili: Benjie S8/AGPTEK M30B
  • Altre sorgenti: Presonus AudioBox iONE

Hanno bisogno di un amplificatore? #

Le Truthear HOLA si possono usare senza un amplificatore, ma in tutta onestà risultano solo nella media a quel punto, con un basso un po’ troppo gonfio e un suono a tratti eccessivamente caldo.
Se amplificate adeguatamente (non utilizzando amplificatori tendenti a dare maggiore calore), il basso guadagna un maggiore impatto ed è meno goffo nel complesso, conferendo alle HOLA una maggiore agilità per gestire al meglio strumenti e cantati.
Al netto del fatto che non ci sia alcun problema di volume senza amplificatore, è quindi estremamente raccomandato utilizzarne uno per sfruttare al meglio ciò che le HOLA possono offrire.

Firma sonora #

Le HOLA sono timbricamente calde e in media seguono il target Harman con un filo di gamma bassa in più.

Gamma bassa: il sub-bass ha una buona estensione ed i bassi sono leggermente in rilievo, anche se non al punto di risultare sbilanciati. L’articolazione del basso non è eccellente, e non si tratta neanche del driver più veloce provato in queste fasce di prezzo, ma ogni nota ha il giusto peso nella traccia e le prestazioni sono nel complesso soddisfacenti, con un buon “rumble” e un bel dinamismo.
Non parliamo di un approccio dedicato ai bassheads, ma il quantitativo di bassi e sub-bass è adeguato a quasi tutti i generi.

Gamma media: la gamma media è piuttosto neutrale in termini di quantità, e ha un po’ di calore aggiunto sulle medio-basse, dal quale strumenti come la chitarra acustica e il pianoforte traggono beneficio. Layering e separazione strumentale, invece, sono solo nella media (classico limite delle IEMs più economiche).
I cantati maschili risultano più caldi del normale, ed anche se per alcuni cantanti questo può rappresentare un pregio, per altri l’eccessivo calore potrebbe non produrre effetti positivi. Quelli femminili sono intimi, ma la limitata estensione in gamma alta ne strozza un po’ l’energia talvolta rendendoli un po’ “tappati”, come se ci fosse un piccolo buco tra la gamma medio-alta e la gamma alta.

Gamma alta: gli alti non sono per nulla affaticanti, con dettagli nella media ed un’estensione limitata.
Questa scelta di tuning limita i picchi fastidiosi e mira a garantire un’esperienza di ascolto senza fastidi, ma questo ovviamente fa sì che a tratti le HOLA suonino un po’ troppo chiuse. Questo non vuol dire che gli alti siano “tagliati”, ma sono sicuramente molto meno presenti che in altri set in cui invece il focus è sui dettagli e sulla maggiore estensione della gamma alta.

Il soundstage è di dimensioni accettabili con buona profondità per la categoria, mentre altezza e ampiezza sono solo nella media.
L’imaging è ok, non precisissimo nei casi in cui le tracce si complicano ma adeguato per la fascia di prezzo.

Come i tips influenzano il suono:

  • Tips a diametro più largo: stage leggermente più largo e cantati femminili più ariosi
  • Tips a diametro più stretto: appena più energia in gamma alta e qualche dettaglio in più (differenza comunque molto piccola)

Alcuni confronti: #

Truthear HOLA vs Moondrop Chu #

  • Suono: sub-bass e bassi più in rilievo, più incisivi ed estesi sulle HOLA, le Chu risultano invece meno corpose in basso ma più agili e veloci.\ La gamma media è più frontale sulle Chu, le quali sono anche meno calde e dolci rispetto alle HOLA ma si comportano un filo meglio nella separazione strumentale. I cantati maschili suonano meglio sulle HOLA, mentre quelli femminili hanno più energia sulle Chu.
    Gli alti sono più dettagliati ed estesi sulle Chu, ma anche più affaticanti. Le HOLA adottano un approccio più morbido e scorrevole, con una gamma alta più limitata e meno dettaglio, e tutto questo per essere non affaticanti e adatte a tutti.
    Il soundstage è leggermente più ampio, alto e profondo sulle HOLA, mentre le Chu sono più intime e meno espansive. L’imaging è piuttosto simile, con un leggero vantaggio per le Chu grazie al tuning più arioso.

  • Cavo: Il cavo stock incluso con le HOLA è staccabile ed è decisamente migliore rispetto a quello fisso usato per le Chu.

  • Qualità costruttiva: molto simile, le differenze non sono rilevanti.

  • Comfort e isolamento: comfort molto simile, mentre le HOLA isolano meglio dai rumori esterni.

Parlando puramente del suono, non c’è un vero vincitore, in quanto si tratta di due set che mirano a soddisfare ascoltatori diversi: le Moondrop Chu sono dedicate a coloro che preferiscono una firma più brillante ed analitica, mentre le HOLA rappresentano la miglior scelta economica per chi dà più importanza al timbro, alle firme sonore più calde ed è alla ricerca di un set non affaticante.

Truthear HOLA vs Truthear HEXA #

  • Suono: la gamma bassa è chiaramente più accentuata sulle HOLA, che hanno maggiore incisività su bassi e sub-bass, mentre le HEXA sono molto più veloci, con bassi più dettagliati e controllati.
    La gamma media è più calda sulle HOLA, le quali colorano leggermente i cantati maschili, ma le HEXA sono generalmente migliori in questa parte dello spettro con layering e separazione strumentale di gran lunga superiori, migliori cantati femminili e tonalità dei cantati maschili più accurata.
    Gli alti sono più brillanti, aperti, estesi e dettagliati sulle HEXA, che però risultano anche più affaticanti. Le HOLA, invece, vanno all-in sul garantire un’esperienza non affaticante, sacrificando però gli aspetti più tecnici che sono notabilmente inferiore.
    Il soundstage, l’imaging e le capacità tecniche rappresentano una vittoria facile per le HEXA anche se le HOLA riescono a rappresentare piuttosto bene tutte le dimensioni della scena sonora considerando il loro prezzo.

  • Cavo: i cavi stock non sono su livelli molto diversi ma il cavo stock delle HEXA appare un po’ più rigido, rendendo quello delle HOLA, più morbido, un po’ più comodo da indossare.

  • Qualità costruttiva: le HEXA appaiono più rifinite in termini di qualità costruttiva, ma nel complesso anche le HOLA sono ben costruite.

  • Comfort e isolamento: le HOLA sono molto più comode in generale grazie all’assenza di punti spigolosi sulla scocca. L’isolamento passivo è comparabile.

Complessivamente, le due IEMs sono tunate in modo diverso, in quanto le HEXA sono più tecniche e analitiche, mentre le HOLA sono più morbide, calde e rilassate. Un’altra grande differenza, poi, riguarda le prestazioni puramente tecniche, ma in fondo c’era da aspettarselo considerando che il prezzo delle HOLA è praticamente un quarto del prezzo delle HEXA.



PRO CONTRO
Calde, coinvolgenti e non affaticanti Un po’ troppo morbide e rilassate
Bassi incisivi, gamma alta morbida Prestazioni tecniche e risoluzione limitate
Ben costruite, comode, ottimo isolamento passivo Possedere tips aftermarket può aiutare
Set di stock tips decenti
Prezzo