Epomaker TH80 - Recensione

7 luglio 2022

Epomaker ha pubblicato la sua nuova linea Theory, capitaneggiata dalla TH66 e TH80 in un'estetica grigio-gialla e switch Gateron Pro sotto la scocca.

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Altri contenuti sulle tastiere #


Contenuto della confezione #

Nella confezione troviamo:

  • Chiavetta per la connessione Wi-Fi 2.4Ghz
  • Keycaps puller
  • Cavo USB-C

Specifiche tecniche #

  • Formato: 75% + Knob
  • Connettività: 2.4 GHz, Bluetooth 5.1, cavo USB-C
  • Retroilluminazione: RGB, controllata da software
  • Switch: 3 pin - Gateron Pro Yellow, Black, Red, Blue e Brown
  • Store: Amazon

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Prime impressioni #

La linea Theory, a cui appartengono la TH66 e la TH80, è disponibile sia come kit barebone a cui aggiungere switch e keycaps, sia come tastiera preassemblata, su cui Epomaker monta dei Gateron Pro e la sua linea di keycaps con profilo MDA.

I punti di forza di questa tastiera sono 3: dispone di connettività 2.4 GHz così come Bluetooth 5.0. A questi si accompagnano anche una rotella di controllo del volume in alluminio, di colore rosso, ripresa dal design della Dukharo 66. Infine è una delle poche tastiere, specialmente su Amazon, ad offrire nativamente i Gateron Pro di 5 tipologie diverse nei dintorni dei 100 euro.

La Epomaker TH80 porta in Europa, con la comodità di Amazon Prime, un modello di tastiera molto apprezzato in America e Cina: la 75% con knob. Questo particolare modello ricalca la meno nota Dukharo 66/80 nella versione con rotellina di controllo, prendendo in prestito anche l’estetica.

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Switch #

Per quanto riguarda gli switch, possiamo scegliere tra tutta la gamma dei Gateron Pro; ovvero:

  • Yellow
  • Red
  • Black
  • Brown
  • Blue

Tra tutti noi consigliamo di provare come al solito i modelli Black e Yellow, piuttosto simili. Sono entrambi lineari con una sensazione al tatto decisa e un suono piacevolissimo alla pressione. Per essere lubrificati di fabbrica si comportano egregiamente.

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South-Facing #

La tastiera in questione è South-Facing, caratteristica che eredita dalla Dukharo. Questo vuol dire che potremo utilizzare anche keycaps di tipologia cherry profile senza alcuna interferenza, caratteristica che nella community è apprezzata come qualità. Anche se c’è da dire che nessuno - almeno così pensiamo - monterebbe dei GMK Cherry Profile su una tastiera da 100 euro.

Differenza tra Gateron base e Gateron Pro #

La differenza sostanziale tra le due linee di switch sta nella lubrificazione; infatti quelli della serie Pro ci vengono consegnati già lubrificati di fabbrica mantenendo così un suono migliore e più morbido. Oltre a questo, riducono notevolmente anche il fenomeno di wobble presente nelle versioni base. Questo riduce il margine di movimento del keycaps quando inserito sullo stem dello switch.

Keycaps #

Keycaps in PBT con un profilo MDA che tende ad abbassarsi man mano che si avvicina al centro ed alzarsi nella parte superiore. I keycaps hanno colori tenui sul giallo, grigio e bianco, piacevoli. L’unica differenza tra tutti è il simbolo presente sullo Shift, che rappresenta un piccolo argano ripiegato. (O almeno, così ci sembra). Come qualità generale sono senza lode e senza infamia, quello che ci si aspetta da una tastiera del genere.

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A nostra opinione, sono leggermente inferiori in stampa e legenda rispetto ai Capturer rimarchiati Akko che si possono trovare sulle dirette concorrente del brand cinese.

Suono #

Il suono della tastiera è decisamente piacevole, anche se pecca leggermente di ping nel modello TH80 (meno su quello TH66). I sistemi di ritenzione del riverbero inclusi all’interno del corpo lavorano bene per garantire una buona risposta come suono e sensazione al tatto.

Gli stabilizzatori potrebbero essere meglio: il suono è decisamente spiacevole rispetto alla qualità dimostrata dal resto del prodotto, con un sonoro clack nella barra spaziatrice.

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Software #

Siamo nuovamente di fronte al software di casa Epomaker, come già visto per altre tastiere. Questo è un semplicissimo software di controllo che permette di personalizzare l’illuminazione RGB della tastiera con profili pronti o direttamente a mano tasto per tasto. Oltre a questo si possono anche cambiare le funzionalità correlate ai singoli tasti e creare delle macro ripetibili più volte.

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In conclusione #

La Epomaker TH80 è una buona tastiera e porta sul mercato italiano delle note positive come la presenza dei Gateron Pro in una tastiera presente su Amazon IT, cosa non da poco considerato il prezzo di 100 euro. Tuttavia vacilla in argomenti come gli stabilizzatori, che risultano abbastanza sgradevoli, e non eccelle in maniera particolare nella qualità costruttiva del case. Pertanto, se dovessimo fare una raccomandazione, spingeremmo tutti a comprare la versione assemblata al posto di quella da montare barebone, in quanto costa poco meno e non garantisce il vero punto di forza della tastiera che è appunto la presenza di quegli switch.

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